A qualche anno di distanza dalla pubblicazione (memorabile) di Cyberpunk 2077, CD Project ha rilasciato un grosso pacchetto di aggiornamenti, pensati per dare nuova linfa ad un titolo il quale necessitava di qualche ritocco, nonché un intero DLC abbastanza corposo che porta il nome di Phantom Liberty.
Questa avventura riparte esattamente da dove avevamo “interrotto le comunicazioni” nella versione base del gioco. Continua la spasmodica ricerca di “V” ad una soluzione definitiva per le sue precarie condizioni di salute (peggiorate nel corso della versione base). Fino a che punto si spingerà il protagonista dell’opera pur di salvare sé stesso?
Abbiamo avuto il piacere di provare questo titolo su PC per diverso tempo e ne analizzeremo insieme ogni aspetto nei minimi dettagli in questa completissima recensione.
Trama e narrativa
La trama di Cyberpunk 2077 prende forma all’interno di DogTown, distretto di Night City ad elevatissima concentrazione criminale, espandendo così la già ottima mappa che aveva rivoluzionato i giochi open-world dell’ultima generazione. DogTown non è un posto per deboli di cuore. Il sottodistretto in cui è ambientato il DLC si trova nei pressi di Pacifica. E’ proprio qui che inizierà un’intrigante campagna, ed è sempre qui che avverrà la prima conoscenza di Songbird: personaggio molto ambiguo e misterioso, capace fin dai primi istanti di percepire la presenza di Silverhand nella testa di V. La trama si susseguirà in un groviglio di intrighi politici, militari ed una lunga serie di storie pregresse e tutte da scoprire.
I personaggi principali di questa storia: Alex, Reed, Songbird, sono tutti ben strutturati, con un carattere realistico, un passato spesso travagliato, interessante e che influenza il futuro con non pochi dubbi ed incertezze. Durante l’arco di questa campagna V dovrà interfacciarsi con loro e tanti altri personaggi, con l’obiettivo di ottenere una cura per sé stesso (che è ciò che non ha potuto trovare nella versione base del gioco). Affrontando Kurt Hansen, colonnello dei BARGHEST e principale antagonista di Phantom Liberty, per servire gli NUSA e la loro presidente Myers.
L’avventura che ne consegue è adrenalinica, misteriosa e in alcuni momenti persino tenebrosa e pseudo horror-thriller. Il carattere generale narrativo è in maniera più preponderante orientato sullo spionaggio (piuttosto prevedibile per una trama incentrata su intrighi politici e militari).
Anche in questo caso le scelte che verranno prese durante il gioco influenzeranno il proseguito dell’avventura, proprio come avviene nella versione base del titolo, nonché, com’è evidente, l’esito di questa.
Personalmente trovo che le scelte narrative e la struttura della trama si incastrino a perfezione in questo videogame, specialmente come seguito di un’avventura già scandita e delineata (quella della versione base). Ciò che, in particolar modo, rende interessante Phantom Liberty è la cura dei personaggi: la loro storia, i loro dubbi, le promesse, i tradimenti, i sogni mai realizzati e quelli che cercano a tutti i costi di realizzare. Tutta la storia di Phantom liberty è costituita di una pasta emotiva che non può passare inosservata.
Gameplay
Il Gameplay di Phantom Liberty non porta numerose novità all’interno del contesto di Cyberpunk 2077. Forse l’unica nota aggiunta, rispetto alla versione base, è uno stile di gioco con più sequenze di spionaggio e stealth, seppur con le dovute misure.
Ciò che ha realmente cambiato il modo di giocare in Cyberpunk 2077 è stato l’aggiornamento 2.0: in esso sono state implementate una miriade di modifiche nel sistema di progressione, delle abilità e più in generale sono state aggiunte features promesse da CDProject nel corso degli anni. Il DLC è uscito in seguito all’aggiornamento 2.0 ed ha dunque potuto beneficiare delle modifiche pregresse. Molti players hanno infatti pensato di iniziare una nuova avventura da zero per poter provare le nuove meccaniche inserite all’interno del gioco.
E’ innegabile come l’update 2.0 abbia dato nuova linfa vitale ad un titolo che altrimenti non avrebbe risvegliato l’interesse della maggior parte dei fan. Il passaggio dall’aggiornamento è stata una mossa quasi obbligata per CDProject prima del rilascio del DLC vero e proprio. Con l’update è stato migliorato il sistema di perk delle abilità, che ha permesso di creare build più verticali e specifiche in funzione del playstyle di ogni giocatore. Sono stati apportati significativi cambiamenti anche al cyberware, alla stamina e all’armatura, tutte meccaniche riscontrabili nella maggior parte dei giochi RPG.
In linea di massima, comunque, il gameplay di Phantom Liberty segue la falsa riga di quello della versione base del titolo, sia in termini di campagna che missioni secondarie. Sono meno presenti boss fight rispetto al gioco originale, anche probabilmente in ragione di una campagna di durata inferiore.
Comparto tecnico
Il comparto tecnico di Phantom Liberty non prevede particolari upgrade rispetto alla versione base del titolo. Chiaramente l’aggiornamento 2.0 ha portato sensibili migliorie anche sul molteplici questioni di natura tecnica.
Phantom Liberty, ma Cyberpunk in generale, rappresentano uno dei titoli tecnologicamente più avanzati in termini di comparto tecnico e grafico. Il gioco è riuscito (fortunatamente) a lasciarsi alle spalle le problematiche presenti al lancio. Persiste qualche piccolo bug ma che non introduce fastidi irrisolvibili.
Il ray tracing ed il DLSS sono le tecnologie di punta del titolo, che vanta un’ottimizzazione ed una realizzazione senza pari nel panorama videoludico. Gli altri meccanismi di upscaling come Intel Xess e AMD FSR2.0 sono presenti ma rimangono un passo indietro in quanto ad implementazione e performance.
Textures, ombre e luci sono state implementate in maniera impeccabile. In buona sostanza: il titolo vanta di un comparto tecnico eccellente, frutto di un lavoro durato anni e mai messo in penombra nell’headquarter CDProject.
Comparto estetico
Il comparto estetico di cyberpunk è senza ombra di dubbio tra i migliori del panorama videoludico. Il mondo è caratterizzato da un grande numero di elementi sia attivi che passivi. Anche le interazioni con i personaggi e le intelligenze artificiali contribuiscono ad arricchire l’esperienza “estetico” in senso lato.
DogTown ricalca stilisticamente i tratti di Night City con una matrice però più “dissestata” e confusa, tanto da assomigliare per certi versi in alcune sue zone un campo da battaglia. Il comparto tecnico da una grossa mano al titolo che può vantare dunque di una resa grafica sensazionale, in grado di valorizzare gli ambienti, i personaggi e tutti i minimi dettagli di questa DogTown.
Verdetto
CD Projekt Red ha compiuto un notevole riscatto con l’espansione “Phantom Liberty” per Cyberpunk 2077, portando in primo piano il meglio del titolo originale e anche di più. Questa espansione, accompagnata dalla versione 2.0, ha risolto efficacemente le problematiche precedenti, evidenziando le qualità intrinseche del gioco.
In conclusione, “Phantom Liberty” rappresenta un acquisto imprescindibile per i possessori di Cyberpunk 2077, e il successo di questa espansione segna un futuro radioso per CD Projekt Red.
