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Final Fantasy VII: Rebirth • Provata la demo!

A qualche settimana dalla release ufficiale, Square Enix ha reso gratuitamente disponibile una demo di Final Fantasy VII: Rebirth. Il sequel del celebre Final Fantasy VII: Remake è uno dei giochi più attesi del 2024 e questa demo ci ha permesso di giocare il prologo dell’avventura, mostrando alcune delle più importanti novità di questo ambizioso capitolo.

Il cosiddetto “Episodio di Nibelheim”, della durata di circa due ore, funge infatti da introduzione, narrando gli eventi che hanno condotto il leggendario eroe Sephiroth alla follia.

Prima di proseguire, è bene evidenziare come sia indispensabile aver giocato il primo capitolo di quella che, da qualche tempo, è stata ufficialmente dichiarata come trilogia, dal momento che vi sono numerosi elementi ludici e soprattutto narrativi da tenere in considerazione.

In ogni caso (e per ovvi motivi), al momento è bene metter da parte qualsiasi indagine relativa all’apparato narrativo, ma possiamo almeno affermare come la riproduzione del tragico incidente di Nibelheim sia stata realizzata alla perfezione, emulando in maniera estremamente puntuale l’originale Final Fantasy VII, con diversi riferimenti e segreti che faranno la gioia dei fan.

Passiamo adesso ad uno deli elementi centrali e di maggior interesse di questa nuova iterazione: il sistema di combattimento.

Final-Fantasy-VII-Rebirth-Demo-2

Rinnovare e perfezionare

Nonostante l’esiguo tempo a disposizione, il combat system di Final Fantasy VII: Rebirth ha mostrato un ottimo potenziale, rivelandosi una concreta evoluzione rispetto al precedente capitolo.

Anche stavolta si è dunque trovato un compromesso tra un sistema action ed uno a turni, grazie alla sagace implementazione della barra ATB, la quale, una volta riempita sfruttando le capacità offensive e difensive della squadra, permetterà di sferrare attacchi speciali, usare magie, oggetti etc., donando all’intero meccanismo un ottimo grado di strategia.

Pad alla mano, si avverte una maggiore fluidità e velocità, sensazione che viene ulteriormente rafforzata da piccoli ma preziosi accorgimenti come la possibilità di usare alcune abilità anche a mezz’aria, senza così interrompere la scorrevolezza dell’azione.

Fanno poi il loro ritorno le materia, ovvero “strumenti” che consentono l’accesso a magie e tanto altro. Già in questa demo era possibile testare alcune nuove materia con effetti molto interessanti, anche se serviranno maggiori test per comprenderne appieno la profondità e l’impatto ludico.

In passato questo medesimo sistema ci aveva pienamente convinto e quel poco che si è visto lascia ben presagire per il futuro, pertanto non vediamo l’ora di sperimentare ogni possibile combinazione e strategia contro i numerosi avversari.

Del tutto nuove sono invece le cosiddette “abilità sinergiche”, ovvero attacchi speciali da eseguire in combinazione con un membro del party. Alcune di esse saranno liberamente utilizzabili senza consumo di barra ATT, mentre altre, quelle più devastanti, richiederanno il riempimento di un apposito indicatore (molto simile alle Limit dunque).

L’impegno del team sotto questo punto di vista è più che evidente e l’idea di studiare in maniera onnicomprensiva questo rinnovato e consolidato sistema di combattimento ci entusiasma non poco.

Dal punto di vista tecnico l’ultimo lavoro di Square Enix si difende abbastanza bene, anche se non stupisce (ciò però non è necessariamente un male). Come già visto in molti altri titoli, vi saranno due modalità grafiche che daranno priorità rispettivamente alla risoluzione oppure al frame rate.

Entrambe le opzioni si sono rivelate abbastanza solide dal punto di vista delle prestazioni, ma è chiaro che bisognerà effettuare ulteriori analisi per vedere come il titolo gestirà la componente open-world non presente (ancora) all’interno della demo.

Chiudiamo questa prima disanima con la componente sonora, la quale, anche stavolta, si è dimostrata praticamente perfetta, con gli storici brani del capitolo originale perfettamente rielaborati per l’occasione.

La demo di Final Fantasy VII: Rebirth ha dunque non solo pienamente convinto, ma ha anche suscitato in noi quella morbosa curiosità di vedere tutto ciò che il titolo avrà da offrire, in particolare per quanto concerne la componente open-world, che sarà giocabile attraverso questa medesima demo a partire dal 21 febbraio 2024 tramite aggiornamento gratuito.

Il potenziale per un grande titolo è certamente presente e se narrativa e struttura ludica rispetteranno queste ottime premesse, il risultato sarà quanto meno eclatante.

L’uscita è fissata per il 29 febbraio, ma sarà davvero dura resistere fino ad allora.

Giuseppe Saija

Dopo aver conseguito la Laurea in Scienze Filosofiche, ho deciso di mettere la mia conoscenza al servizio della mia passione più grande: il videogioco. Questo infatti si è dimostrato un fenomeno estetico complesso ed affascinante, una dimostrazione empirica di come l'aisthesis sia la chiave di studio che meglio può documentare il valore di questa nuova forma d'arte.

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